Difficile dire qualcosa che non sia già stato detto ma non posso tacere di fronte a quanto accade in Giappone e di riflesso a quanto è accaduto qua nella nostra piccola Italia.
Quello che è accaduto a Fukushima ha ricordato a tutto il mondo principalmente due cose:
– nulla è sicuro al 100%
– si, la sfiga esiste
La catastrofe giapponese è stata innescata da una serie impensabile di eventi al limite delle probabilità che però si è puntualmente verificata come Murphy ci insegna.
Io mi chiedo se nella nostra italietta fatta di appalti affidati agli amici degli amici, di case comprate non si sa da chi, di monnezza che giace per strada, di case costruite con il cemento farlocco sia saggio affidare a qualcuno la costruzione e la gestione di un oggetto delicato e pericoloso come una centrale nucleare.
Saremmo in grado di gestire il funzionamento e lo smaltimento delle scorie? Non credo, non siamo in grado di gestire nemmeno la raccolta della monnezza…
Anche ammettendo che tutto vada bene nessuno mi ha ancora spiegato cosa si farà con le centrali una volta esaurito il loro ciclo di vita (circa 40 anni): si smantellano? e come? e dove? Si lasciano “accese” e sotto controllo? Quanto costa?
Insomma mi rimane il forte dubbio che anche economicamente non sia una questione vantaggiosa.
Visto che questo comunque è un blog di fotografia vorrei chiudere con il lavoro di Paul Fusco Chernobyl Legacy. ATTENZIONE!! Sono immagini piuttosto crude, se siete allegri e volete restarlo vi sconsiglio di guardarle.
Guardate piuttosto questa galleria che mostra Chernobyl a 25 anni dal disastro.
Saluti e speriamo che i maya si siano sbagliati.